Dopo essere appartenuto agli inizi del XVI secolo alla famiglia
bolognese dei del Perugino, il codice viene acquistato a Roma nel 1838
presso la famiglia Albani da James Dennistoun che lo vende nel 1847
a Bertram, 4° Earl of Ashburnam.
Nel 1897 il figlio di questi lo rivende a Henry Yates
Thompson.
L’ULTIMO PROPRIETARIO: HENRY YATES
THOMPSON
L’ultimo proprietario del codice,
attualmente conservato presso la British Library di Londra, è stato
dunque Henry Yates Thompson (1838-1928), avvocato e politico
mancato ma straordinaria figura di collezionista e
conoscitore di codici antichi.
All’età di diciotto anni, Yates Thompson, figlio di un ricco
banchiere e nipote di un commerciante e antiquario di successo,
aveva ricevuto in eredità dal nonno nove manoscritti miniati.
Da allora, non cessò mai di incrementare la sua collezione,
acquistando e vendendo codici con l’unico scopo di migliorare
costantemente la qualità complessiva della raccolta, fissata a un
certo punto in cento unità.
Come scrive lui stesso: “La mia idea era di non comprare
nessun altro manoscritto che non fosse assolutamente superiore per
valore e interesse ad almeno uno dei miei cento originali,
e a condizione di scartare, dopo l’acquisto, il meno interessante
fra i suddetti cento.”
A una certa età, affetto da cataratta e temendo di non poter più
ammirare i suoi amati manoscritti, decise di venderli all’asta. Ma
durante l’asta, fu operato, guarì, e trattenne presso di sé gli
ultimi codici non ancora venduti, che dopo la sua morte passarono
alla moglie e da lei alla biblioteca londinese.